Un annetto fa, Trenitalia
ci ha informato di aver trasformato una carrozza delle Frecce Rosse in una
“zona silenzio”. Tutto contento, alla prima occasione ho subito prenotato un
posto silenzioso; certo, la zona silenzio c’era solo in prima, ma mi sono
accontentato. Quel primo viaggio è stato una delizia: la porta del vagone
riportava in caratteri visibili la scritta “zona silenzio”, e ad ogni
finestrino un adesivo ricordava: “Si prega di evitare conversazioni ad alta
voce, telefonate, suonerie e musica”, e ringraziamenti per aver rispettato
l’invito. Che era, in effetti, rispettato. Una meraviglia. Niente energumeni
che urlano ordini alla segretaria, broker che ordinano acquisti e vendite,
confidenze sentimentali fatte a voce altissima nell’indifferenza generale,
niente suonerie rock a tutto volume.
Naturalmente è
durato poco. Già al secondo viaggio hanno cominciato a sentirsi i primi
telefonatori urlanti, al terzo c’era chi sentiva concerti a tutto volume sul
computer, chi guardava un film senza le cuffie, bambini che giocavano con
assordanti beep sul gameboy, magnati russi che ululavano improperi incomprensibili. Inutile
protestare. Mi è stato spiegato che, quando erano finiti i posti nelle carrozze
normali, si piazzavano lì anche i clienti rumorosi, e non si poteva imporre a chi non aveva chiesto quella collocazione di
fare silenzio. Il controllore faceva timide raccomandazioni, e io venivo
guardato con odio dai presenti che rumoreggiavano felici.
Nessuno stupore
che, recentemente, Trenitalia abbia eliminato la carrozza-silenzio; la zona
silenzio si è ridotta a un pezzetto di vagone, sedici posti in tutto, quasi
sempre pieni. E’ vero, lì domina un silenzio perfetto. Ed era assurdo pensare
di poterlo imporre alla maggioranza dei viaggiatori che, non portandosi dietro
non dico un libro, ma nemmeno le parole
crociate, può solo conversare e telefonare rumorosamente.
Ma però: perché
la zona silenzio, per striminzita che sia, ci deve essere solo in prima? Forse
perché, come si sa, il silenzio è d’oro, e non tutti se lo possono permettere.
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